I trend e le proiezioni di vendita di piante, sementi e utensili indicano una conferma che gli appassionati di agricoltura sono in aumento anche nel 2022.
“Dobbiamo coltivare il nostro orto” è la frase che Candido pronuncia nell’omonimo romanzo di Voltaire. Questo invito non è solo una metafora filosofica. Da un punto di vista pratico la coltivazione di un orto è impegno, cambiamento, crescita e soddisfazione interiore. Vi assicuriamo, inoltre, tanto benessere fisico per il corpo.
Perché scegliere di coltivare un orto
Vogliamo, quindi incoraggiarvi ad intraprendere questa strada: quelli primaverili sono mesi cruciali per chi ha preso “l’intrepida” e bellissima decisione di avviare la coltivazione di un orto che implica impegno e dedizione. Questo perché non c’è niente di più bello che vedere crescere e mangiare qualcosa di piantato con le proprie mani. Prima di avventurarci però, poniamoci alcune domande.
- Ne vale la pena? Per noi sì. Riuscire a produrre in autonomia anche una piccola parte degli alimenti che occorrono alla vostra tavola oltre alla soddisfazione personale, sarete sicuri di ritrovare profumi e sapori di una volta nel vostro raccolto assolutamente biologico e ricco di vitamine vive. Un piccolo orto di 10 mq può fornire ad una famiglia di 4 persone il fabbisogno di verdura per almeno 6 mesi all’anno senza passare dal supermarket.
- È difficile mantenere un orto? Difficile no, impegnativo sì: l’orto richiede attenzione.
Un piccolo pezzo di terra diventa scoperta, sperimentazione e stupore. Non servono particolari attitudini. Ci sono regole e istruzioni che vanno rispettate rigorosamente, l’esperienza farà il resto. L’inizio richiede più tempo ed energia ma, una volta avviata la coltivazione, avrete tutto il tempo per accudire e ottenere piante rigogliose e ricche di frutti. Il trucco per poter coltivare un orto semplicemente è scegliere con attenzione le tipologie di ortaggi da coltivare. - Quando cominciare? Un buon momento per iniziare la preparazione del terreno deve avvenire non oltre la fine di febbraio. La semina e il trapianto delle piantine hanno una loro stagionalità e un momento adatto (perlopiù in primavera). Seguite le indicazioni del vostro fornitore, delle vostre conoscenze o dai tanti approfondimenti reperibili in rete.
- Cosa coltivare? Partendo da zero il suggerimento è di scegliere pochi ortaggi, da quattro a sei coltivazioni. Cominciando in primavera potrete scegliere i classici: ad esempio lattuga, cipolla, patata, pomodoro, zucchina e fagiolini.
- Quanta e quale terra? Quando si tratta di produrre frutta e verdura in casa, è innegabile che non c’è niente di più importante del suolo, della terra. Il posto giusto per iniziare non deve essere esageratamente grande, sassoso e se possibile con un’esposizione solare lungo la direttrice nord-sud al fine di accrescere la disponibilità di luce per i filari di piante.
- Lavorazione e concimazione? Se avete un terreno e partite da zero, prima di tutto dovete pulire e tagliare l’erba, quindi rimuovere radici e sassi. Poi bisognerà effettuare la vangatura, solo dopo si potrà spargere il concime (letame, stallatico, cenere, pacciamatura andranno benissimo), in seguito occorrerà zappettare e infine spianare il tutto con il rastrello. Adesso il vostro orto sarà pronto per la semina.
- Chiedere una mano a chi è più esperto? L’orto stimola la curiosità. È necessario studiare per rimanere sempre aggiornati. L’orto crea comunità e nuove amicizie.
Ricordatevi che vi è una stagione adatta per piantare frutta e verdura, anche in inverno l’orto può fornirvi verdure ricche di sapore, come cavoli, verze, cime di rapa e broccoli. Potete coltivare anche cipolle, aglio, bieta, porri e ravanelli, visto il loro sviluppo sotterraneo.
Avete provato ed è stato un fallimento? Se avete già provato con scarsi risultati, non demoralizzatevi! A meno che la causa sia dovuta a una mancanza o a un eccesso d’acqua o di poca esposizione al sole, è possibile che abbiate commesso qualche piccolo errore come non aver seguito le regole, insufficienza di concime o semina fuori tempo. Tentate la rivincita!
Coltivare la terra: uno strumento per combattere lo stress
È importante essere in grado di riconoscere che l’orto può essere uno strumento utile allo sviluppo interiore. In realtà, sono tante le cose sulle quali ci fa riflettere, l’orto crea rispetto e consapevolezza verso la natura e gli altri.
L’orto insegna ad attendere nella nostra società del “tutto e subito”, ci ricorda che la vita è ciclica, come la nostra. Coltivare un orto ci educa come consumatori e come individui consapevoli dell’ambiente e delle ricchezze della natura.
Dobbiamo comprendere quanto sia importante tornare alla terra: scaviamo nel terreno, piantiamo semi, curiamo le erbacce benefiche, annaffiamo. Nell’orto c’è da fare ma non c’è fretta. Mentre lo facciamo il momento è “sospeso”, ci occupiamo di cose terrene. Lo stress quotidiano scompare e passa in secondo piano.
La terra è creativa, fonte di scoperte e di sperimentazione.